giovedì 15 giugno 2017

Ortopantomografia: ausilio indispensabile per la diagnosi




Eseguiamo questo tipo di radiografie (e teleradiografie) a basso contenuto radiogeno da qualche anno con ORTHOPHOS XG 5 | Sirona Dental) consegnando al paziente, qual'ora fosse necessario o richiesto, la radiografia su CD o via mail!


Nell’ambito del procedimento di diagnosi il clinico si avvale frequentemente degli esami radiologici. L’esame di base è naturalmente l’ortopantomografia. Questa è in grado di dare una rappresentazione dell’anatomia delle formazioni dentoscheletriche di competenza odontostomatologica e di fornirne un’istantanea delle condizioni di salute.
È dunque lecito chiedersi quali siano le formazioni anatomiche contenute all’interno dell’OPT, quali patologie possano esservi indagate e in quale misura.
Ci si riferisce naturalmente ad un’indagine condotta nelle condizioni ideali, sia per quanto riguarda la postura del paziente che nel rispetto delle indicazioni d’uso della sistematica rilasciate dal produttore. Indipendentemente dal fatto che si tratti di una radiografia analogica o digitale – quest’ultima ha ormai conquistato un’ampia fetta del mercato – l’immagine che ne risulta dovrà essere perfettamente nitida e priva di artefatti (classica, ad esempio, l’ombra di trasporto del rachide sulla linea mediana).





www.felicebagala.it

tel. 0302425794
mail: bagala.felice@gmail.com

lunedì 12 giugno 2017


L’ansia del dentista nel bambino: un approccio psicologico





L’ansia dentale e i comportamenti legati alla paura sono senza dubbio uno dei più difficili aspetti dell’Odontoiatria pediatrica. Considerando le numerose associazioni tra ansia del dentista e scarsi esiti di salute orale nei bambini e negli adulti e il significato delle esperienze precoci nei bambini nello sviluppo dell’ansia del dentista, è necessario che il team odontoiatrico identifichi e lavori con bambini che mostrano segni di ansia del dentista già dai primi stadi1. Anche se ci sono una serie di interventi a disposizione per assistere il team odontoiatrico, la gestione efficace di un bambino ansioso di solito comporta tempo, fatica ed esperienza. Negli ultimi anni è stato riconosciuto che un maggiore sforzo deve essere orientato verso interventi di gestione comportamentale e psicologica, al fine di ridurre l’ansia del paziente nel lungo termine senza la necessità di supporto farmacologico.

L’aumentare delle conoscenze pediatriche e il modo diverso di considerarne e valutarne la personalità hanno fatto sì che oggi i bambini siano trattati in modo diverso che in passato. La persona giovane ha infatti gli stessi diritti di integrità e autonomia di un adulto, cambiamento reso possibile dai profondi mutamenti economici e sociali verificatisi negli ultimi secoli. L’ingresso di un bambino in uno studio odontoiatrico è l’incontro tra un adulto (l’operatore odontoiatrico) e un individuo giunto a un grado di sviluppo proprio per capacità cognitive, relazionali e neuromotorie. L’operatore quindi deve esserne consapevole e dotato di conoscenze nell’ambito della psicologia dello sviluppo. Il fatto che il primo incontro con l’odontoiatra sia stato vissuto come un’esperienza negativa può condizionare a lungo termine il vissuto, le fantasie e, in particolare, la salute dentale sia a livello conscio che inconscio. L’articolo si propone di considerare gli aspetti e le strategie psicologiche connesse alla paura del trattamento odontoiatrico da parte del piccolo paziente e come affrontarle.

articolo completo: http://www.ildentistamoderno.com/lansia-del-dentista-nel-bambino-un-approccio-psicologico/